Il Movimento 5 Stelle ha promesso di mandare a casa la vecchia classe politica italiana e di restituire il potere al popolo, attraverso una nuova forma di democrazia partecipativa via web, ricevendo uno stupefacente 25% dei voti. Ma cosa accade quando 163 persone comuni entrano in Parlamento e devono trasformare slogan elettorali e idee politiche in azioni parlamentari? Coerenza e politica possono convivere? L’uso degli strumenti web da parte di Beppe Grillo sono una vera restituzione della democrazia al popolo, oppure sono l'espressione di un carattere dittatoriale?