Inga, poco più che adolescente, è una studentessa di provincia ligia ai propri doveri, stanca di una vita che consiste nell'andare al cinema due volte la settimana in compagnia di coetanei tanto insulsi quanto poco attraenti, invitata dalla sorella, ragazza spigliata ed emancipata che vive con un amichetto, si reca a Stoccolma, presso la stessa. Agitata dai fremiti e turbamenti che le sembrano pericolosamente indefinibili, Inga - trascinata soprattutto dall'esempio della sorella - si abbandona a esperienze disastrose moralmente e dolorose psicologicamente. Il rapporto con un giovane scultore lascia indifferente la sorella che, però, si inalbera.