Attore: Geneviève Fontanel

Angelica

Tratto dal romanzo scritto dai coniugi Anne e Serge Golon “Angélique Marquise des Anges” pubblicato negli anni cinquanta, è ambientato nella Francia del XVII secolo. Angelica, figlia di un barone decaduto è costretta a sposare il ricco conte Joffrey de Peyrac rimasto zoppo e sfregiato in battaglia, ma tanto affascinante che la farà innamorare. Da qui una serie di avventurose vicende. Il film ha avuto 4 sequel di successo: “La meravigliosa Angelica” (1965), “Angelica alla corte del re” (1965), “L'indomabile Angelica” (1967), “Angelica e il gran sultano” (1968).

La Zizanie

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Notre histoire

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L'uomo che amava le donne

Bertrand Morane, inappuntabile ingegnere di Montpellier, passa il suo tempo libero ad ammirare, cercare, inseguire le donne. Non è un dongiovanni, non è un viveur né uno psicopatico. Lo fa semplicemente perché con le donne si sente a suo agio e, soprattutto, si sente vivo. Un giorno, la vigilia di Natale del 1976, per seguire una donna, attraversa la strada e muore. La lunga teoria delle sue "vedove" sfila sulla sua tomba.

Quando torna l'inverno

Albert Quentin, un maturo ufficiale in pensione, passa il tempo annoiandosi in un paesino della costa francese: l'arrivo improvviso del giovane, scapestrato e inquieto Gabriel Fouquet, sulle tracce della figlia da recuperare in collegio, gli dona un soprassalto di vitalità e l'ultima occasione prima di arrendersi definitivamente alla vecchiaia.

La vita davanti a sé

L'ebrea Madame Rosa (Signoret) ha conosciuto l'orrore nazista, poi ha tirato avanti prostituendosi, infine accudendo i figli delle ex colleghe "di vita". Finisce povera e malata, col solo affetto di due ragazzini, Mosè e Momo.

L'affare Dominici

Il 5 agosto 1952, nella tenuta dei Dominici in Provenza, vengono trovati i corpi di tre inglesi di passaggio: marito, moglie e figlioletta. Niente tracce di violenza, né di furto. I Dominici sono notoriamente militanti della sinistra e a casa loro proprio quella notte si è tenuta una misteriosa riunione. I due figli vengono immediatamente accusati dell'omicidio, ma è poi il padre ad autoaccusarsi. Il dibattimento processuale smonta le "prove" dimostrandone la vanità; l'uomo è condannato a morte sulla base di alcuni indizi, ma poi graziato...

Une pour toutes

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