Attore: Chiang Sheng

Le furie umane del kung fu

Uno studente di kung-fu viene incaricato dal proprio maestro in punto di morte di rintracciare cinque ex-allievi dell'insegnante. Ognuno dei cinque è dotato di una letale abilità di arti marziali, e l'insegnante teme che questo potrebbe essere usato per scopi malvagi. Tuttavia, non solo l'insegnante non conosce l'identità degli studenti (tutti indossavano maschere durante l'addestramento), ma alcuni degli studenti, inoltre, non si conoscono tra di loro!

I giganti del karaté

Scomparso l'ultimo imperatore della dinastia Ming, la Cina è preda degli usurpatori Man Chu. Nei territori occupati, l'ultimo baluardo di libertà è rappresentato dal monastero di Shao Li, dove sotto la direzione del saggio Decano, i bonzi sono allo stesso tempo grandi asceti e cultori del karatè.

La mano violenta del karaté

Protagonisti del film, con esili allusioni alla storia del Giappone medievale, sono due giovani fidanzati. La loro isola è minacciata da una banda di farabutti violenti e ingordi, per cui devono fuggire di casa. Si trovano così a dover affrontare una serie interminabile di peripezie, nelle quali il fidanzato si distingue per la pratica del karatè che gli serve a sgominare i nemici assalitori in favore dei deboli, costretti a subire le angherie di diverse bande nemiche. Riesce infine a riportare la pace e la giustizia e può ritornare nella sua isola, dove la fidanzata potrà essere riconosciuta come nuovo capo del raduno "dei mendicanti", il cui "maestro" era stato soppresso a tradimento dai malvagi.

I due campioni dello Shaolin

La dinastia manciù dei Ching è ormai al potere in Cina, ma in molti rimpiangono gli spodestati Ming: si formano così dei movimenti di resistenza che mirano a riportare sul trono la precedente dinastia autoctona. Tra questi uno dei più pericolosi è quello formato dai monaci Shaolin, insuperabili maestri di arti marziali.A loro si oppone il clan Wu Tang, esperti combattenti di origine cinese come gli Shaolin, ma che hanno deciso di parteggiare per i manciù per accrescere la propria fama e potenza. Per questa ragione il maestro del clan Wu Tang manda i suoi discepoli ad uccidere i principali combattenti Shaolin, dando inizio ad una faida tra cinesi che porterà solo lutti e disgrazie per entrambe le fazioni impegnate.