Alì Nel Paese Delle Meraviglie
Ali in Wonderland racconta la condizione dei lavoratori immigrati nella Parigi degli anni '70. È un grido di rabbia contro lo sfruttamento e il razzismo, che mette in luce senza compromessi il ruolo dello Stato francese, dei media, del capitalismo e del colonizzazione in questo sistema di dominio che schiaccia chi lo subisce. In questo saggio sperimentale sulla condizione degli immigrati algerini nella Francia di Giscard a metà degli anni Settanta, ogni scelta estetica ha una precisa e leggibile motivazione politica e dà corpo e voce a una figura totalmente assente nel cinema sperimentale dell'epoca: quella del lavoratore immigrato. Abouda è una delle figlie di immigrati che si vedono nel film, e non una semplice attivista al servizio di una causa, per questo l'emozione del suo gesto sperimentale, che sbatte in faccia allo spettatore, scaturisce da una ferocia inscritta nel suo corpo, da una rabbia insaziabile che abita il suo sguardo.
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