Era la notte tra il 15 e il 16 dicembre 1969 quando il ferroviere, anarchico e partigiano Giuseppe Pinelli, detto “Pino”, moriva a 41 anni precipitando da una finestra della questura di Milano, dove era trattenuto per accertamenti dopo l’esplosione della bomba alla Banca Nazionale dell’Agricoltura di Milano: ora il documentario va alla scoperta dell’uomo, del marito e del padre, con le sue idee, le sue passioni, i suoi affetti partendo proprio da quel fatidico 1969 e arrivando fino al 2009, quando il Presidente Giorgio Napolitano lo definì “la diciottesima vittima della strage di Piazza Fontana”.