Domenica 19 luglio 1992 sembrava una giornata tranquilla, il giudice Paolo Borsellino doveva andare a casa della madre, in via D’Amelio, a Palermo. Emanuela Loi, uno dei componenti della sua scorta, lo aveva visto salutare la famiglia e i figli: avevano fatto il tragitto in macchina fin sotto casa, si erano fermati e lei era scesa prima controllando che tutto fosse libero. Il capo scorta aveva dato il via libera e quando il giudice esce dall’auto blindata per andare verso il portone dell’appartamento della madre, l’esplosione è così forte che viene udita da tutta la città. Nessuno ha pensato in quel momento agli uomini della scorta, nessuno ha pensato a Emanuela: la giovane ragazza non doveva essere lì, ma il destino ha scelto per lei e ora viene ricordata da tutti come la prima vittima donna della polizia.