Bakhita
1948. Aurora Marin giunge nel convento delle Canossiane di Schio dove è appena spirata suor Bakhita e rievoca, insieme alle figlie che l'hanno accompagnata, l'incredibile vita della donna che l'ha cresciuta. Nata in un villaggio del Sudan, rapita dai negrieri e venduta al Marin, un mercante di Zianigo, Bakhita - il cui nome significa "fortunata", perché è scampata al leone - diviene la balia di Aurora, che ha perso sua madre al momento della nascita. Violentemente osteggiata dai contadini e dagli altri servi del padrone, Bakhita si avvicina alla fede cattolica, grazie al prete del paese, ma Marin non rinuncia a lei e la perseguita per riaverla. Ne sortirà un processo di grande eco e la decisione di Bakhita di farsi suora. Giovanni Paolo II, nel 2000, ne farà una santa.
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