Già vittima in gioventù di uno stupro collettivo, una trentenne coniugata si trova rinchiusa nella roulotte di un taglialegna tosto e si cava qualche capriccetto anche triangolare in riva al lago e in una sauna cinese prima di rientrare in famiglia. Pornofilm soft mimetizzato in rosa, girato come uno spot e montato in modo epilettico, sommerso da musica ad alto volume, concluso con una gherminella di moralismo ipocrita. Tutto è in linea con le idee e la pratica del produttore Zalman King, ben noto agli scopofili di mezzo mondo.