Benjamin, paleontologo di successo, americano di origine armene, ha appena divorziato dalla moglie e scopre di avere una malattia rarissima, la "sindrome di Talbot" per cui la massa del suo cervello si espande indefinitamente, fino a portarlo alla perdita della memoria e alla morte certa. Non esistono cure, né la malattia porta dolori, per cui l'unica cosa da fare è rassegnarsi e vivere l'ultimo mese di vita nel modo migliore possibile. Problema non da poco, perché invece la vita di Benjamin comincia a popolarsi dei fantasmi del passato, che si annunciano con un ronzio da vecchio proiettore e animano i fondi delle tazze o addirittura le pareti di interi edifici.