Ad aprile del 2024, per dodici giorni gli studenti della Columbia University occupano il prato esterno con le loro tende per rendere pubblica la loro protesta, finora inascoltata, contro il genocidio a Gaza e la politica di investimenti israeliani del loro stesso istituto, nel cui consiglio di amministrazione siede anche un consigliere della Lockeed Martin, nota multinazionale produttrice di armi e sistemi di difesa. Al ritmo dello slogan "denuncia, disinvesti, non ci fermeremo, non ci calmeremo", i manifestanti si prefiggono di portare pacificamente la direzione a cambiare orientamento, facendo pressione sulla rettrice (fino ad agosto 2024) Minouche Shafik, economista di origine egiziana. La generazione che protesta si organizza e opera avendo chiaro alle proprie spalle l'esempio di quella che nel 1968, in quello stesso campus, rifiutava la guerra in Vietnam.